Se la chirurgia estetica ha alcune indicazioni ed un suo valore intrinseco ne consegue che esistano anche precise controindicazioni. Non tutti i pazienti sono, infatti, buoni candidati per la chirurgia estetica.
Un paziente non deve sottoporsi ad interventi di chirurgia estetica quando:
Un paziente non deve sottoporsi ad interventi di chirurgia estetica quando:
- stia attraversando un periodo di stress
- sia emotivante instabile con frequenti variazioni d’umore
- faccia uso di droghe o di alcool
- siano finiti da poco un matrimonio o una relazione affettiva importante (le nuove linee guida suggeriscono di non sottoporre i pazienti ad interventi di chirurgia estetica prima di un anno dalla rottura della relazione)
- voglia trasformarsi in “qualcun altro” ritenuto un riferimento per il proprio ideale di bellezza
- consideri la chirurgia estetica qualcosa di diverso dalla chirurgia (un intervento di chirurgia estetica è infatti un intervento chirurgico vero e proprio con un post-operatorio a tutti effetti)
- pensi che dopo un intervento di chirurgia estetica non si debba provare il minimo dolore (nell’immediato post-operatorio è possibile avere dolore per quanto ben controllato dagli antidolorifici)
- ritenga che “appena usciti dalla sala operatoria” si debba vedere il risultato finale (occorre sempre un tempo più o meno lungo, in relazione ai vari tipi d’intervento, prima che si possa apprezzare il risultato estetico definitivo; intercorre sempre un periodo in cui si hanno – e si vedono – gli inevitabili effetti collaterali della chirurgia quali gonfiore, lividi etc)
- abbia l’idea di poter riprendere immediatamente l’attività lavorativa e la consueta vita di relazione
- pensi che sia una chirurgia a “rischio zero” (non esiste un intervento chirurgico a rischio zero, le complicanze sono eventi possibili); il medico deve mettere in atto tutte le misure di prevenzione per le possibili complicanze ma, malgrado ciò, è possibile il verificarsi delle stesse ( i pazienti devono assolutamente diffidare di medici che garantiscono l’assoluta mancanza di rischi e possibili complicanze, un simile comportamento da parte del chirurgo esprime una scarsa serietà e professionalità dello stesso)
Il chirurgo responsabile, pertanto, non dice sì a chiunque bussi alla sua porta.
Il nostro dovere di chirurghi è essere i “guardiani” di aspettative realistiche scegliendo solo pazienti che ad esse aderiscono.